Il consiglio di amministrazione dell’Istituto Nazionale Grappa ha nominato presidente Sebastiano Caffo. Subentra a Elvio Bonollo che ha esaurito i due mandati nella carica concessi dallo statuto, ma continuerà ad affiancare il presidente in qualità di vicepresidente, mentre segretario generale è stato nominato Luigi Odello.
È ora importante dare all’Istituto la veste giuridica di consorzio di tutela – ha dichiarato Caffo – affinché possa essere incaricato dal Ministero competente alla tutela della Grappa nella sua dignità di acquavite a indicazione geografica».
«La grappa – ha concluso il neopresidente – rappresenta un patrimonio importante per l’Italia essendo di fatto un’ambasciatrice efficace del made in Italy. La sua importanza non si limita agli aspetti produttivi ma coinvolge in modo sostanziale il turismo essendo le grapperie, oggi veri templi del bere saggio, mete intriganti per i turisti di tutto il mondo».
Dal 1996, anno in cui è nato, l’Istituto Nazionale Grappa, che riunisce organismi regionali nati per la tutela e la promozione della grappa e singoli produttori, si fa carico di difendere la più italiana delle acqueviti da quanti vorrebbero abusare del suo nome e delle tradizioni che rappresenta.
Oltre a Sebastiano Caffo (Distilleria F.lli Caffo) l’Istituto ha proceduto al rinnovo degli organi di governo nominando nel consiglio Francesco Montalbano (Distilleria Deta), Elvio Bonollo (Distillerie Bonollo Umberto) Alessandro Maschio (Beniamino Maschio), Giovanni Brunello (Distilleria F.lli Brunello), Andreas Roner (Distilleria Roner), Stephan Unterthurner (Distilleria Privata Unterthurner), Arturo Rossi (Distilleria Rossi d’Angera), Paolo Covi (La Valdotaine), Cesare Mazzetti (Assodistill), Sergio Moser (Fondazione Edmund Mach), Luigi Odello (Centro Studi Assaggiatori). Nel collegio sindacale siedono Armando Colliva, Luca Sartori e Sandro Cobror, mentre il collegio dei probiviri è formato da Laura Formichella, Enrico Toti e Bruno Pilzer.
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